IL PROGRAMMA E GLI OSPITI DEI LABORATORI DI DANZA E DI MUSICA
LA PIZZICA PIZZICA
Lezioni di pizzica con Andrea De Siena, Fabrizio Nigro, Franco Gagliani e Mina Vita per tutti i livelli di esperienza. Attraverso queste lezioni potrai:
- imparare a muoverti con semplicità e consapevolezza per accompagnare la danza di coppia;
- apprendere passi e variazioni che dipendono dalle varie aree geografiche;
- sperimentare coreograficamente il repertorio della danza;
- entrare sempre di più nella musica attraverso il movimento.
Lezioni base (15 luglio, 17 luglio)
Tre lezioni per imparare e muoversi con semplicità ed efficacia nella danza tradizionale salentina. Le lezioni base sono per tutti, particolarmente indicate per le persone che non hanno una conoscenza pregressa dei codici della pizzica pizzica.
Lezioni intermedie (15 luglio, 17 luglio)
Queste lezioni affronteranno i temi della relazione con l’altro nel ballo, le variazioni e gli sviluppi dei passi semplici, l’immersione nella musica. Le lezioni intermedie sono consigliate per le persone che hanno un’esperienza di base dei codici della pizzica pizzica o della danza tradizionale in generale.
A lezione con Fabrizio e con Andrea (18 luglio, 20 luglio)
Una lezione open con Fabrizio Nigro e una con Andrea De Siena per entrare nel vivo delle metodologie utilizzate nei seminari e nei percorsi didattici dei due danzatori. Non aspettarti nulla, sulla soglia della lezione lascia aspettative e giudizi.
LABORATORI COREOGRAFICI
14 luglio – Laboratorio coreografico di benvenuto (14 luglio)
Il primo incontro della residenza sarà ccasione per incontrare i corpi e connetterli in un movimento che possa essere organizzato per essere espresso durante la prima serata in piazza a San Vito dei Normanni (14 luglio). Non preoccuparti se non conosci i codici, sarà molto semplice e sarà nostra cura aiutarti a gestire il tuo corpo e lo spazio.
Laboratorio coreografico sulla pizzica di San Vito (16 luglio, 18 luglio)
Un’esperienza di composizione coreografica sui modelli melodici e ritmici della Pizzica di San Vito. Utilizzeremo i codici della danza tradizionale per costruire una sequenza che potrà essere espressa durante la serata finale di Coreutica, nella RONDA di San Michele Salentino (20 luglio). Questo laboratorio è particolarmente indicato per le persone che hanno una padronanza di base degli aspetti tecnici della pizzica pizzica, in quanto non prevede l’insegnamento dei codici tradizionali.
LABORATORIO PER BAMBINI DI DANZA CREATIVA DI MATRICE POPOLARE (6 – 10 anni) con Mina Vita
“Danzare le emozioni, tra suoni e colori” (durante la residenza dal 15 al 19 tutti i giorni)
Un percorso che offre ai bambini la possibilità, attraverso le musica e la danza popolare, di immergersi nel nostro patrimonio artistico e culturale, divertendosi e scoprendo il valore delle emozioni. I bambini esprimono se stessi, le proprie emozioni, e si relazionano con gli altri, attraverso il gioco, il movimento e il proprio corpo. L’obiettivo sarà creare gli spazi dove il corpo possa parlare di sé. La danza popolare, in particolare, offre uno spazio di libertà al corpo incoraggiando il movimento creativo, spontaneo e armonioso. La danza verrà introdotta sotto forma di gioco, utilizzando oggetti (come foulard, fazzoletti, nastri, cerchi, palloni, farfalle, paracadute ludico, teli, colori, fogli, ecc.) e strumenti ritmici (come tamburelli, ovetti shaker, clave in legno, il body tap, il cup rhyth, ecc.) creando un ambiente che incoraggia lo sviluppo cognitivo, stimolando attenzione, memoria e coordinazione motoria, attraverso il lavoro di squadra.
ANDREA DE SIENA
Danzatore di San Vito dei Normanni, è tra i principali interpreti della danza tradizionale salentina dell’ultima generazione. Tra le sue esperienze artistiche di rilievo, spiccano la pluriennale collaborazione con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, la partecipazione alla Notte della Taranta 2014, i viaggi in Giappone (Agon, 2016) e Cina (Teatro Pubblico Pugliese, 2018) come danzatore e coreografo, la collaborazione stabile con l’Orchestra Popolare del Saltarello; la collaborazione con l’artista Emily Jacir e il centro culturale Dar Jacir a Betlemme. Nel 2022 vince il premio coreografico Ethnos Gener/Azioni con la coreografia TRADERE; nel 2022 è artista invitato del festival La Mercè a Barcellona; nel 2024 è invitato al Festival Internacional de Folk del Tradicionarius (Barcellona); nel 2024 due sue opere coreografiche sono presenti a La Biennale d’Arte di Venezia (South West Bank). La sua formazione di divide tra filosofia e danza. Dal 2014 al 2016 studia a Saragozza con la Compañia Miguel Ángel Berna; nel 2021 si laurea in Filosofia a Roma con una tesi sul proprio metodo didattico nell’insegnamento della pizzica pizzica oggi. Insegna stabilmente a Roma (La Contrada, Teatro Greco di Roma), Barcellona (in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura), Parigi (in collaborazione con Giulia Pesole e ARTA), Milano (Mediterranea Danza e Arti), Napoli (in collaborazione con Tradina). Attualmente lavora per i progetti: Scuola di Pizzica di San Vito, di cui è co-fondatore; RomaTrad; La Contrada studio, di cui è direttore; Nuova Generazione Trad della World Music Academy, di cui è referente per la danza.
FABRIZIO NIGRO
Nato a San Vito dei Normanni, Fabrizio Nigro dal 2018 fa parte del corpo di ballo de La Notte della Taranta, di cui è stato nominato coordinatore e coreografo per il Tour 2024. Danzatore per molti anni del gruppo storico Taricata, tra il 2015 e il 2016 è co-fondatore della Scuola di Pizzica di San Vito. Unisce il lavoro di ricerca e insegnamento della danza a quello di performer e coreografo, stabilendo connessioni con numerose realtà pubbliche e private su tutto il territorio nazionale e internazionale. Tra le sue esperienze di rilievo nel campo della performance spiccano: la collaborazione con Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma; la partecipazione ai “concertoni” (Melpignano), alle tournée internazionali (New York, Dubai, Chicago, Buenos Aires, ecc…) e ai progetti speciali (sfilata Cruise della Maison Dior) con La Notte della Taranta; la collaborazione con la Compañia Miguel Ángel Berna; la collaborazione con l’artista Gio Evan (Universal Music Italia). È impegnato nella didattica come curatore dei corsi di pizzica della Scuola di Pizzica di San Vito e tiene laboratori in Italia e all’estero. Inoltre ha preso parte a progetti didattici locali e internazionali in città quali Bogota (con l’Istituto Italiano di Cultura), Barcellona (con Nicola Monaco) e in Puglia (Network Internazionale e Pedagogia della danza in Puglia a cura di Ezio Schiavulli).
FRANCO GAGLIANI
Figura storica della tradizione sanvitese. Mandolinista e fondatore dei Taricata, nel 2007 è direttore artistico del gruppo di danza Salientes. È il più longevo insegnante di pizzica a San Vito ed è co-fondatore della Scuola di Pizzica di San Vito. La sua passione per la danza della pizzica lo ha portato a codificare un linguaggio che parte dall’esperienza di San Vito dei Normanni. Ciò gli ha permesso negli anni di dialogare con altre esperienze sia nazionali che internazionali. Come musicista ha collaborato con le formazioni musicali Tarantula Rubra, Eugenio Bennato, Skaddia. Come maestro di pizzica coreografata ha svolto attività in scuole primarie e diverse associazioni culturali in Italia ed all’estero.
VINCENZO GAGLIANI
Da oltre 15 è anni attivo nel panorama della World Music internazionale come musicista aperto a tutte le forme di sperimentazione. Vincenzo Gagliani è considerato attualmente tra i principali esperti del tamburello sperimentale e livello internazionale. Ha collaborato con alcuni dei gruppi più interessanti della sperimentazione musicale etnica, jazz, manouche, funk, così come con artisti tra i quali Eugenio Bennato, Vinicio Capossela, Miguel Angel Berna e Francesco Loccisano, Beppe Vessicchio. È coordinatore e gestore di attività culturali, declinate nella costante relazione tra sviluppo locale e apertura internazionale. Dopo aver ottenuto il diploma negli strumenti a percussione presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha fondato la World Music Academy (WMA) nella sua città natale, San Vito dei Normanni, con l’obiettivo di recuperare, diffondere e sviluppare il patrimonio tradizionale musicale italiano e cercare itinerari artistici di ambito internazionale. Di recente ha curato e fondato il progetto Nuova Generazione Trad, sostenuto dal Ministero della Cultura italiano. Attualmente è iscritto alla classe di tamburi a cornice presso il biennio di musica tradizionale del Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terninese.
MINA VITA
Si appassiona alla danza sin da bambina, studiando danza classica, moderna e contemporanea. Nel 2011 comincia un percorso di formazione sulla musica e sulla danza tradizionale della sua terra (la pizzica), in qualità di allieva e danzatrice, entrando a far parte dei Salientes, gruppo locale di ballerini di pizzica coordinato dal maestro Franco Gagliani. Nel 2012 entra nel corpo di ballo dei Taricata, formazione che da 40 anni conserva il patrimonio musicale sanvitese. Dal 2017 è danzatrice e assistente nei corsi della Scuola di Pizzica di San Vito.
IL TAMBURELLO – Lezioni a cura di Vincenzo Gagliani
Le lezioni di tamburello con Vincenzo Gagliani sono articolate per consegnare a tutti i rudimenti utili ad accompagnare una pizzica. Durante le lezioni si affronteranno le due tecniche tradizionali di accompagnamento alle pizziche di San Vito dei Normanni, approfondendo i temi della postura, della gestione del peso, della relazione corpo/strumento, della diteggiatura specifica e del fraseggio.
MUIÑEIRA E FLAMENCO – Impronte e tradizione: l’arte della danza e la trasmissione tra radici e altre danze.
a cura di ANDREA JIMÉNEZ VÁZQUEZ/ANCORAE (16 luglio, 18 luglio)
La tradizione e come essa viene vissuta è la materia con cui desideriamo lavorare, al fine di valorizzare la convivenza e la persistenza degli elementi che mantengono vivo l’atto della festa attraverso il ballo e la trasmissione di quest’ultimo. L’obiettivo principale è mettere in evidenza l’incontro, la convivenza e il dialogo tra ballerini e musicisti, dove il senso di radice e appartenenza emerge per creare uno spazio olistico e ritmico, stabilendo un ponte tra i codici che definiscono il folklore iberico di origine mediterranea attraverso l’atto di ballare. L’obiettivo è sempre la trasmissione gestuale e sonora a favore della memoria, del corpo e di scuotere l’inconscio collettivo.
Le premesse sono: generare memoria e incontro tra il gruppo di partecipanti attraverso l’esplorazione dei gesti danzati, dell’architettura spaziale e del suono/suddivisione; utilizzare l’appoggio del peso e il rimbalzo come gesti/codici trasversali attraverso i quali disegneremo i piedi al fine di generare ritmo, pulsazione e oralità; il dialogo con la musica dal vivo metterà in evidenza la correlazione e la codipendenza tra musica e danza che hanno fatto memoria per così tanti anni e per così tanti corpi, e lo useremo per giocare e sperimentare il gesto danzato istintivo ed emergente. Gli elementi con cui stabiliremo questo ponte sono:
- la “pisada” – 3 modi per toccare il suolo;
- trasmissione orale/gestuale: l’uso degli avambracci e della presa delle mani;
- il ritmo di 6/8 e la suddivisione ternaria per la generazione di schemi e spostamenti che generino comunità;
- l’uso dell’improvvisazione per rivedere il ruolo della coppia e del solista all’interno del collettivo;
- la relazione tra musicisti – spazio sonoro – ballerini – spazio della festa;
- l’uso di elementi che possano accompagnarci musicalmente e che influenzano e modificano il corpo.
La proposta pedagogica delle sessioni è rivolta a ballerini e musicisti che sono impegnati con il corpo e lo spazio sonoro.
La Muiñeira
Approccio al codice del ballo e della festa della muiñeira – ritmo, canto e danza del nord-ovest della Penisola Iberica; introduzione alla creazione e al dialogo di punti e rimbalzi; analisi di come l’impatto del ballo dell’individualità sulla collettività, e viceversa, lascia traccia e memoria.
Flamenco
Approccio e prassi del corpo flamenco: verrà stabilito un campo semantico di codici che ci permetteranno di creare ponti immersivi e paralleli tra il flamenco e altre danze e musiche tradizionali.
Biografia Andrea Jiménez Vazquez / Ancorae
Diplomata in Coreografia e Interpretazione della danza e specializzata in danza spagnola presso il Conservatorio Superiore e il Conservatorio Professionale dell’Institut del Teatre di Barcellona. Dal 2019 è docente nei dipartimenti di Pedagogia e Coreografia del Conservatorio Superiore di danza dell’Institut del Teatre di Barcellona e in altri centri privati. Allo stesso tempo sviluppa progetti a livello nazionale e internazionale con altri artisti e continua la ricerca attraverso il suo progetto Ancorae, nel quale convergono le sue conoscenze sulla danza spagnola, il flamenco e altre danze e musiche di radice, la scrittura e l’analisi del corpo attraverso la geometria che espone in progetti scenico-coreografici e pedagogici, conducendo uno studio sulla tradizione e l’avanguardia. Attualmente assiste anche ricercatori/coreografi e musicisti nei processi di ricerca e creazione a livello locale e nazionale e studia per un master in Analisi e Ricerca del Flamenco presso l’Università di Granada, per una futura tesi di dottorato sul folclore e altre danze di radice.
IL SALTARELLO con Viola Centi (19 luglio)
Il saltarello, e precisamente quella specie di saltarello ballato tra Roma e le campagne romane, fu diffuso grazie ai tanti pittori, incisori, scrittori del secolo passato che ne hanno tracciato con il segno e con la parola la sua storia.
Secondo alcuni studi è un diretto discendente delle antiche danze romane, etrusche, greche e forse israelite. Lo stesso Orazio definiva il salto quanti pede terram associandolo al modo spontaneo e naturale con cui il popolo esprimeva allegria. La prima danza popolare che è riuscita ad affermarsi all’interno della corte papale nel ‘400. Suonato da organetto e tamburello, troviamo delle sonate per ciaramella entrate tra il XVIII e il XIX secoli. nei repertori di musica clasica.
Una lente di ingrandimento sul Centro Italia, alla scoperta del saltarello di Amatrice o dell’alta valle del Velino. Tra storie e tradizioni, esplorando le figure base del ballo di antiche e nuove usanze.
Biografia Viola Centi
Performer e danzaterapeuta, eredita la passione per le tradizioni popolari del centro sud Italia e per la loro trasmissione, facendole diventare parte integrante della sua ricerca e didattica. Affiancando anche lo studio del teatro e della danza contemporanea e formandosi con maestri del panorama italiano e europeo, collabora attivamente con numerose compagnie di teatro e teatro-danza. Nel 2022 è co-fondatrice del collettivo Roma Trad e nel 2023 prende le redini della compagnia Teatro del Mediterraneo.
LE NINNE NANNE – STORIE CANTATE DI DONNE
Seminario a cura di Massimiliano Morabito (16 luglio)
Oggi si ha un’immagine romantica delle ninne nanne. Pensiamo a madri che cantano dolci melodie e a parole gentili dette al bambino ma nella cultura agro-pastorale il canto della ninna nanna raramente era dolce e sommesso. La ninna nanna diventava spesso una manifestazione liberatoria per la donna e le consentiva uno sfogo non altrimenti possibile all’interno della società contadina. Era l’espressione della condizione femminile (di moglie oltre che di madre) e non raramente assumeva un tono quasi protestatario anche nei confronti dello stato di privilegio del marito. Durante l’incontro si cercherà di svelare quel rapporto intimo che la donna aveva con sé stessa e con il proprio figlio e si ascolteranno antiche ninne nanne, alcune inedite e frutto della ricerca sul campo di Massimiliano Morabito.
MASSIMILIANO MORABITO
Laureato al DAMS di Bologna con una tesi focalizzata sulle ricerche inedite condotte da Alan Lomax a Locorotondo (BA), ha svolto un’intensa attività autonoma e nell’ultimo anno per conto dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ICBSA) di ricerca sul campo, effettuando ricerche demoetnoantropologiche nel sud Italia ed in particolare in Puglia. Nel suo archivio privato ha raccolto centinaia di ore di documenti audiovisivi e sonori e decine di migliaia di documenti fotografici. Da febbraio 2021 è docente a contratto di Antropologia della musica e Metodologia della ricerca sul campo presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce all’interno del Corso Accademico di Primo Livello in Musiche Tradizionali ad indirizzo Etnomusicologico (DCPL65). Da maggio a dicembre 2023, per conto dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ICBSA), si è occupato del Censimento degli Archivi Sonori pubblici e privati in Puglia. Come musicista è impegnato da anni con il Canzoniere Grecanico Salentino.
MARESÌA – LABORATORIO DI CANTO CORALE
A cura di Fabrizio Piepoli (19 luglio)
Un laboratorio di canto corale con Fabrizio Piepoli, volto all’arrangiamento di uno o due canti che saranno espressi durante la serata finale, nella ronda di San Michele Salentino (20 luglio).
Maresìa è un canzoniere Mediterraneo, un lavoro di arrangiamento fra tradizione e modernità, dettato da una logica fortemente personale ed emozionale, che insegue gli echi di un comune antico melos.
Come in un giardino di cedri e rose, tarantelle e sonetti d’amore garganici si intrecciano con struggenti melodie mediorientali e arabo-andaluse.
Il workshop è aperto a tutti, professionisti e amatori: nonostante si lavori con partiture corali l’approccio rimane fluido e immediato, più vicino alla trasmissione orale.
Biografia FABRIZIO PIEPOLI
Cantante, polistrumentista, produttore pugliese, insegna Canto e Musiche tradizionali presso il Conservatorio di Lecce. La sua attività di musicista e ricercatore accademico si muove a cavallo tra le tradizioni del Sud Italia e dei mondi arabo-andaluso e mediorientale, attraverso collaborazioni con artisti ed etnomusicologi provenienti da tutto il Mediterraneo, con il fine di promuovere un dialogo incessante tra Oriente e Occidente. Ha collaborato con numerosi artisti italiani e stranieri tra i quali Mauro Pagani, Dario Fo, Teresa De Sio, Bobby Mc Ferrin, David Murray. La chitarra battente tradizionale italiana, l’oud arabo, il saz turco, sono gli strumenti che accompagnano il suo canto, il racconto appassionato delle sue radici, per dare vita a un nuovo sound: la “tarabtella”, l’incontro fra tarantella pugliese e il tarab della melodia araba, la gioia della danza e l’estasi del canto.
DABKE a cura di Dar Jacir con Sandra Istefan (17 luglio)
La dabke è una delle danza popolari tradizionali del Medio Oriente. Soprattutto in Palestina oggi questa danza viene praticata in forme diverse che spaziano da quelle in cerchio alle nuove forme coreografiche. La dabke viene danzata in occasioni rituali quali ad esempio matrimoni, feste, compleanni, ecc. “Dabke” significa letteralmente “battere i piedi”, infatti in questa danza i ballerini battono i piedi in combinazioni ad alta energia in linee e cerchi, insieme a molti calci e vortici.
Dar Jacir
Dar Yusuf Nasri Jacir for Art and Research è un’iniziativa indipendente gestita da diversi artisti e diretta da Emily Jacir, nata nel 2014 e situata nella casa di famiglia del XIX secolo a Betlemme. Il sito serve come luogo in cui la storia e le condizioni contemporanee di Betlemme si incontrano, permettendo lo scambio e la produzione di nuove opere d’arte e visioni per il futuro. Questo progetto poliedrico è dedicato ad attività educative, culturali e agricole. È un centro di apprendimento sperimentale per la comunità di Betlemme e oltre – un luogo per porre domande, scambiare idee, sognare e confrontarsi con la nostra situazione contemporanea.
Biografia SANDRA ISTEFAN
Studentessa di medicina all’ultimo anno con una grande passione per la danza. Dall’età di otto anni si dedica alla dabka, la danza tradizionale palestinese. Nel corso degli anni, ha partecipato a numerosi spettacoli locali e internazionali, affinando le sue abilità e acquisendo un’esperienza inestimabile. Oltre alle esibizioni, ha fatto volontariato per allenare sia i suoi coetanei sia i bambini più piccoli nella dabka presso i centri locali in Cisgiordania, nelle scuole e nei campi. Questa esperienza non solo ha migliorato le sue capacità di leadership e aumentato la sue fiducia in se stessa, ma ha anche ampliato il suo interesse per vari tipi di danza attraverso la partecipazione a diversi workshop.
SUL RITMO_ANIMA MUNDI – laboratorio di danza con ADRIANA BORRIELLO (19 – 20 luglio)
Pratiche, riflessioni, esperienze sulla natura del ritmo, principio ordinatore del percepire e del fare che tutto anima e regola. Partiamo dal non-fare, dal luogo della calma, dell’ascolto e dell’attesa, dove i sensi divengono più acuti e ci rendono capaci di percepire il profondo, il delicato, il sottile, l’involontario. Con questa rinnovata coscienza entriamo nel fare, diamo la parola al Corpo musicale che, tra sincronie e asincronie, prossimità e lontananze, conformità e differenze, anima, ritma e scolpisce lo spazio e il tempo, come musica per gli occhi. Siamo dunque nella danza, nell’azione volontaria del corpo che si sente e gioca mentre si muove senza scopo. La danza, attività inutile e necessaria quanto primordiale.
Biografia ADRIANA BORRIELLO
Danzatrice, coreografa e pedagoga, Adriana Borriello si è diplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza e Mudra di Béjart a Bruxelles. Dal 1986, anno in cui ha fondato la sua prima compagnia in Francia, ha intrapreso un’attività artistica indipendente articolata che si divide tra coreografia, pedagogia e collaborazioni esterne. Il suo lavoro coreografico verte sulla relazione tra suono e movimento, sviluppata parallelamente a una visione antropologica del corpo. Attualmente è direttrice artistica di AB Dance Research a Roma e del programma di formazione triennale per performer e coreografi Da.Re. Dance Research.