Avere a che fare con la musica, la maggior parte delle volte, coincide con la necessità di trarre benessere fisico e mentale tramite una delle forme di espressione più dirette, dopo la parola e il gesto. A volte vuol dire aspirare a farne una professione.
Le motivazioni specifiche
che inducono ad avvicinarsi al tamburello sono diverse (ad esempio curiosità,
interesse culturale, moda, passione per il tecnicismo estremo) e tutte insieme contribuiscono,
se ben canalizzate, a definire l’approccio giusto alla musica tramite uno
strumento musicale, in questo caso uno tra i più antichi strumenti a
percussione con cui l’uomo abbia prodotto musica.
L’esperienza maturata in anni di insegnamento mi porta ad affermare che chi
struttura percorsi formativi fondati unicamente su una delle motivazioni, senza
conoscenze culturali e musicali adeguate che permettano di portare l’allievo a
maturare tutti gli aspetti del far musica, alleva aspiranti tamburellisti
confusi, troppo dipendenti dal maestro e per niente consapevoli.
Il percorso che propongo è volto a educare all’autonomia, al dialogo e alla creatività e ha come obiettivi principali quelli di rafforzare il rapporto tra l’individuo e la musica e di migliorare e affinare la relazione tra individui e arti differenti tramite la musica.
Per maggiori informazioni visita l’evento dell’open day!